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L'alimentazione ai tempi della quarantena e del Coronavirus

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Nell'ultimo periodo ci troviamo a vivere una situazione di emergenza a livello non solo nazionale ma mondiale. In questi giorni in cui la quarantena fiduciaria o obbligatoria è diventata la quotidianità, è normale chiedersi come alimentarsi e quali accortezze avere in primis per stare bene e poi per non annullare i risultati ottenuti.

Oggi lo studio Bionutrimed, soprattutto in questo periodo di crisi, vi darà qualche dritta per affrontare serenamente questi momenti particolarmente delicati.

Cosa è il Neat?

​In questi giorni surreali e strani il nostro dovere civile e morale è quello di rimanere a casa per evitare che la diffusione del COVID-19 non raggiunga una portata tale da provocare un collasso delle strutture mediche.

Chi può adattare il proprio lavoro a smart-working, o chi è costretto a delle "ferie" anticipate, si ritrova, in ogni caso, a dover depennare una serie di attività prima considerate normali come la palestra, la corsetta giornaliera, il tragitto per andare a lavoro, le passeggiate ecc.

La quarantena ci obbliga a ridurre il movimento, ovvero abbassa quello che viene chiamato NEAT. Questa parola sta per "Non-Exercise Activity Thermogenesis", ovvero tutte quelle attività che alzano il nostro dispendio energetico giornaliero, non legate però all'esercizio fisico ma alle comuni attività di ogni giorno, come muoverci, camminare, fare le pulizie ecc.

Ricordiamo, infatti, che il dispendio giornaliero è dato da:

  • circa il 60% metabolismo basale
  • circa il 5-10% calorie consumate nel processare il cibo ingerito
  • circa il 10-15% esercizio fisico
  • circa il 20% dal NEAT
Da questa suddivisione appare chiaro come l'improvvisa sedentarietà in cui ci troviamo ci privi di una parte non irrisoria del dispendio energetico.

Come mangiare se il coronavirus ci costringe a casa? 

​Queste considerazioni non devono allarmarci. Non dimentichiamo che il cibo è il nutrimento del nostro corpo, un po' come la benzina per la macchina, esso è finalizzato a mantenere il corpo in movimento e in salute

Dal momento in cui il nostro organismo diminuirà il movimento, andrà a consumare di meno e, quindi, richiederà meno cibo. La riduzione della fame, dunque, sarà un processo naturale. Mangiate solo quando avete fame, non fate gli spuntini se non ne sentite il bisogno e infine, se lo ritenete opportuno, riducete di poco le porzioni.

Alcuni, invece, potrebbero subire l'effetto contrario. Trovandosi sempre a casa potrebbero essere colpiti dal tic di aprire continuamente frigo e dispensa. In questi casi, allora, è utile spezzare la fame con un frutto, delle tisane o dei , delle centrifughe e della frutta secca

Ma, soprattutto, tenetevi impegnati. Riscoprite nuovi o vecchi hobby, riprendete in mano libri lasciati a metà, passate più tempo, se potete, con chi vi sta accanto. Il cibo deve essere nutrimento, un mezzo e non un fine.

A casa, inoltre, possiamo continuare a muoverci ritagliando parte della nostra giornata a dei workout che, oltre a tenerci in movimento, ci distraggono dalla situazione in cui ci troviamo. Non andremo a sostituire l'esercizio fisico vero e proprio e a compensare il NEAT, ma contrasteremo l'improvvisa sedentarietà a cui siamo stati costretti.

Buone abitudini alimentari contro il COVID-19 e non solo

​Ultimamente mi è capitato di leggere delle guide online su cosa mangiare e cosa evitare durante questo periodo di quarantena. Si consiglia di mangiare almeno 5 porzioni di frutta e verdura al giorno, di prediligere frutta secca e legumi, cereali integrali, carni magre, pesce, cibi poco processati, e di evitare dolci, fritti e zuccheri.

In realtà gli alimenti prima elencati non dovrebbero mai mancare nella nostra dieta quotidiana. Alimentarsi bene, scegliendo cibi di qualità, dovrebbe essere una costante non soltanto in un periodo di crisi come questo ma sempre.

Inoltre, non sono da sottovalutare i benefici che possiamo dare al nostro sistema immunitario adesso, come a lungo termine, alimentandoci in modo corretto. Un esempio è l'importanza di alcune vitamine, come la vitamina C (arance e kiwi), vitamina D (tonno, pesce spada, sardine ecc.), vitamina A e il gruppo delle vitamine B (verdure, legumi, frutta secca, uova ecc.)

Come stare bene ai tempi del coronavirus

Quello che stiamo vivendo è un momento di destabilizzazione per tutti, in cui stiamo rinunciando a cose che prima davamo per scontate. È un periodo un po' buio, in cui siamo chiamati a sacrificare diverse cose, dalle attività commerciali ai contatti.

Quindi, proprio alla luce di questo, vivete più serenamente possibile questo momento almeno dal punto di vista alimentare. E se un dolce, una pizza, un comfort food può farci stare meglio, non è questo il momento per sentirsi in colpa.

Se hai bisogno di un piano alimentare personalizzato per ritrovare e riabbracciare un sano stile mediterraneo contatta lo studio Bionutrimed oppure prenota una visita con uno dei nostri nutrizionisti online.

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