Combattere la sindrome metabolica
La sindrome metabolica (sindrome plurimetabolica, sindrome X, sindrome dell’insulino resistenza, sindrome dismetabolica) è una complessa condizione patologica che aumenta il rischio di Diabete tipo 2 e di malattie cardiovascolari su base aterosclerotica.
Sebbene siano molte le combinazioni utilizzate per la sindrome metabolica, secondo la recente definizione dell’IDF (International Diabetes Federation) la sindrome metabolica è carratterizzata da:
- circonferenza addominale ( ≥ 94 cm nei maschi e ≥ 80 cm nelle femmine) e da almeno due dei seguenti valori:
- trigliceridi ≥ 150 mg/dl;
- colesterolo HDL < 40 mg/dl nei maschi e < 50 mg/dl nelle femmine;
- valori di pressione arteriosa superiori o uguali a 135/85 mmHg;
- glicemia a digiuno ≥ 100 mg/dl.
Quali fattori determinano la sindrome metabolica
Anche se il concetto si sindrome metabolica è relativamente nuovo, la ricerca nel campo della combinazione dei singoli fattori è di vecchia data.
L’interesse della sindrome metabolica sta nel non considerare separatamente le singole componenti: la presenza contemporanea di più fattori implica, per sinergismo, un più elevato rischio di mortalità cardiovascolare e diabete di tipo 2.
L’obesità è strettamente associata alla sindrome metabolica. Questa è riscontrabile anche nei bambini e adolescenti, infatti l’incidenza aumenta proporzionalmente con il grado di obesità.
Le cause della sindrome sono da collegare a fattori genetici e ambientali (scorrette abitudini alimentari, sedentarietà e fumo).
Come prevenire la sindrome metabolica
La prevenzione è basata su regolare attività fisica e sull’alimentazione, in particolare è indicato il modello mediterraneo in cui sono limitati i grassi animali ed i cibi ad elevato indide glicemico.
Sono invece favoriti cibi a basso indice glicemico, grassi vegetali come l’olio d’oliva e le fibre alimentari.
Agli interventi di fondo si può aggiungere una terapia farmacologica specifica per le altre componenti della sindrome.